Il giovane e incensurato spacciatore nascondeva sei chili di droga e più di cinquemila euro in contanti in due abitazioni e in una cantinola del quartiere Salinella di Taranto.
L’altro giorno, però, in quei locali sono piombati gli agenti della sezione “Falchi” della Squadra Mobile della Polizia, guidati dal dirigente Luigi Vessio. I due appartamenti sono stati perquisiti da cima a fondo anche con l’intervento di uno dei cani antidroga. Proprio il fiuto del segugio, poi, ha consentito di scovare il grosso della partita di droga, oltre quattro chili, nella cantinola sorvegliata anche con una telecamera di sicurezza. E così per il giovane pusher, si tratta del tarantino di 22 anni, senza precedenti alle spalle, si sono subito aperte le porte del carcere, con la contestazione di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Mentre sotto chiave è finito il suo “tesoretto” fatto di panetti di hashish e oltre cinquemila euro in banconote di vario taglio, somma ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.
Il pedinamento
In realtà i movimenti in città del giovane pusher non erano sfuggiti all’occhio esperto degli agenti in borghese dell’antidroga. Il ragazzo incensurato, infatti, era stato osservato a più riprese nelle zone ritenute “a rischio”, come discoteche e luoghi di ritrovo dei più giovani, e per questo su di lui si era acceso il faro dei poliziotti del questore Massimo Gambino. Per settimane gli investigatori hanno monitorato gli spostamenti del ragazzo, notato in compagnia di giovani conosciuti come consumatori di droga. Il pedinamento è andato avanti per giorni con l’obiettivo di risalire al luogo in cui il presunto spacciatore nascondeva lo stupefacente. L’altro giorno appostamenti e pedinamenti hanno dato i loro frutti. Gli agenti, infatti, hanno individuato un appartamento intestato a un familiare del 22enne. Quella casa sarebbe stata utilizzata come base operativa ed è per questo che è proprio da quell’abitazione che ha preso il via l’operazione scattata nella prima mattinata di ieri.
Gli agenti hanno perquisito la casa con l’intervento di uno dei cani delle unità cinofile.
La perquisizione
Il fiuto del segugio è stato determinante anche per risalire ad una cantinola che sarebbe stata utilizzata dal ragazzo. Tra casa e sotterraneo, protetto da una telecamera di sicurezza, gli agenti hanno recuperato qualcosa come oltre quattro chili e mezzo di hashish.