Il capannone delle supercar andate a fuoco era abusivo e dovrà essere demolito. Sul finire dello scorso mese di marzo, a Oria, un incendio distrusse ben cinque auto lussuosissime: due Ferrari, altrettante Mercedes e una Porsche di proprietà di un imprenditore di Manduria (Taranto) residente al Nord.
I bolidi
Dal valore di circa un milione e mezzo di euro - erano semplicemente parcheggiati in quel capannone industriale riconducibile a imprenditori oritani e intestato a una donna. Gli accertamenti dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della polizia locale fecero emergere come l'immobile - circa 105 metri quadri in coibentato e intelaiato con cavi metallici - fosse stato realizzato in zona agricola e sottoposta a vincolo (coni visuali) senz'alcuna autorizzazione da parte del Comune. Di qui l'intimazione alla proprietaria, da parte del responsabile dell'Ufficio tecnico architetto Antonio Dattis, di procedere entro 90 giorni al ripristino dello stato dei luoghi mediante demolizione.
Se non vi provvederà la proprietaria, lo farà il Comune a spese della proprietaria (che comunque potrà chiedere un permesso di costruire in sanatoria entro 90 giorni o presentare ricorso entro 60 giorni).