A soli 23 anni, Carmen Panepinto Zayati ha conquistato il titolo di Miss Universo Italia, portando con sé non solo bellezza e grazia, ma anche una determinazione straordinaria a fare la differenza. Originaria delle Marche, Carmen si è distinta nella competizione nazionale e si prepara ora a rappresentare l'Italia nella finale internazionale di Miss Universe, in programma a El Salvador il prossimo 18 novembre.
Chi è Miss Universo Italia
La giovane vincitrice, laureata in ingegneria elettronica a Pisa, sta attualmente approfondendo i suoi studi in ingegneria biorobotica presso la Sant'Anna di Pisa.
La competizione
Nel testa a testa finale della competizione nazionale, Carmen ha sconfitto Andrea Pepi, la miss universo Sicilia, dimostrando non solo la sua bellezza esteriore ma anche il suo carisma e la sua personalità accattivante.
La missione
Ma chi è veramente Carmen Panepinto Zayati al di là delle passerelle e delle competizioni di bellezza? La neo miss è una globetrotter appassionata che ha già varcato i confini dell'Africa, dell'America e del Medio Oriente. Il suo amore per i viaggi si combina con la sua dedizione allo sport, al pianoforte e alla sua missione personale di portare un cambiamento positivo nel mondo.
«Credo fermamente che l'essenza di essere Miss Universe risieda principalmente nell'utilizzo delle proprie conoscenze e del proprio vissuto, elementi imprescindibili che ti aiutano a sostenere il prossimo», spiega Carmen con determinazione. «Ed è anche attraverso la partecipazione al concorso che ho trovato ispirazione e motivazione per incoraggiare ragazze e donne a perseguire i propri obiettivi ed a portare cambiamenti positivi nelle loro vite. Un'esperienza, questa, che mi ha donato serenità e mi ha arricchito».
La missione di Carmen si focalizza sull'empowerment delle donne nel campo STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), consapevole delle sfide che le donne affrontano in questo settore a causa della mancanza di modelli femminili. «Ambisco a contribuire all'abbattimento degli stereotipi legati alle donne, che spesso costituiscono delle barriere per il loro successo, soprattutto in campi scientifici», aggiunge.